Il cosiddetto Guerriero di Castiglione è una lastra funeraria scolpita, scoperta casualmente nell'antico insediamento insediamento greco-siculo di Castiglione di Ragusa nel febbraio del 1999. L'opera è custodita presso il Museo archeologico ibleo di Ragusa.
Il "guerriero" fu scoperto in una necropoli databile tra la fine del VII e il primo quarto del VI sec. a.C., formata da 18 tombe, tra cui un monumentale tumulo con tomba a fossa centrale.
La fattura indica una produzione locale, con influenze corinzie e siracusane, e attesta la ricezione in ambiente indigeno degli stilemi greci.
La scultura
Il monumento scultoreo fu tratto da un'unica lastra di calcare locale. Raffigura in rilievo un personaggio armato, munito di un grande scudo tondo. La testa del "guerriero" è posta frontalmente: scolpita a tutto tondo, è alquanto sproporzionata. Il "guerriero" monta un cavallo: il destriero incede di profilo verso sinistra. Il profilo superiore della lastra è decorato con protomi di un toro (a destra) e di una sfinge (a sinistra).
La lastra aveva probabilmente la funzione di architrave di una porta, come sembra indicare l'altorilievo di un cavallo raffigurato di profilo nella superficie inferiore della lastra.
L'iscrizione
In basso a sinistra, davanti alle zampe del cavallo, è incisa un'iscrizione metrica in greco. Stesa su tre righe, è sinistrorsa e in alfabeto dorico: il testo è la dedica al personaggio raffigurato, Pyrrinos, figlio di Pytikkas. È presente anche, caso eccezionale, la firma dell'artista, Sqyllos, il cui nome è accompagnato dal verbo epoiese ('fece'). Il defunto era forse un indigeno o più probabilmente un greco, morto nel centro siculo posto nell'entroterra di Camarina.
Note
Bibliografia
- Federica Cordano e Massimo Di Salvatore (a cura di), Il Guerriero di Castiglione di Ragusa: greci e siculi nella Sicilia sud-orientale, Atti del Seminario di Milano (15 maggio 2000), Hesperìa 16, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2002, ISBN 88-8265-163-0.
Collegamenti esterni
- Sicilia: il Guerriero di Castiglione, su archeologiaviva.it. URL consultato il 15 aprile 2024.




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